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Tre giorni di trekking che ci permetteranno di vivere una delle perle dell’Arcipelago Toscano.
Circondata dal Mar Tirreno e situata all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano, l’Isola del Giglio è un territorio ancora incontaminato e selvaggio, che invita ad avventurarsi sui sentieri escursionistici. I percorsi proposti ci porteranno in luoghi lontani dai flussi turistici, dove la natura è ancora protagonista e capace di sorprenderci . I colori saranno il filo conduttore dei nostro camminare, il color ocra ed il giallo delle miniere dell’Allume , il verde intenso della macchia mediterranea, il grigio delle formazioni granitiche, il rosso e bianco dei Fari. Cammineremo su antiche mulattiere che fino a pochi decenni fa costituivano le uniche strade utilizzate dagli abitanti, sia a piedi che a dorso di mulo, per spostarsi sull’isola, immersi in uno sfondo tra mare e cielo, tra rilievi, spiagge e scogliere di rara bellezza, per poter vivere a pieno la bellezza di questa piccola isola.
Trasferimento sull’isola e Trekking alla Cala dell’Allume e Faraglione
Ritrovo dei partecipanti presso Porto Santo Stefano (GR). Trasferimento sull’isola meno conosciuta rispetto a quella della vicina Elba, la storia delle miniere del Giglio è antica. Le più importanti mineralizzazioni si trovano nella punta di Mezzo Franco e presso Campese dove fu aperta nel XX secolo la principale delle miniere. La pirite, il solfuro di ferro utilizzato per la produzione dell’acido solforico veniva estratto e trasportato al porto di Piombino. Il percorso trekking ci porterà alla Cala dell’Allume un crogiolo di colori per la presenza di abbondanti mineralizzazioni di varia natura. Poi non potrà mancare la visita allo stupendo Faraglione di Campese luogo ideale dove ammirare i tramonti.
Cena e pernottamento in Hotel.
Interesse:
Trasferimento sull’isola e Trekking alla Cala dell’Allume e Faraglione
Ritrovo dei partecipanti presso Porto Santo Stefano (GR). Trasferimento sull’isola meno conosciuta rispetto a quella della vicina Elba, la storia delle miniere del Giglio è antica. Le più importanti mineralizzazioni si trovano nella punta di Mezzo Franco e presso Campese dove fu aperta nel XX secolo la principale delle miniere. La pirite, il solfuro di ferro utilizzato per la produzione dell’acido solforico veniva estratto e trasportato al porto di Piombino. Il percorso trekking ci porterà alla Cala dell’Allume un crogiolo di colori per la presenza di abbondanti mineralizzazioni di varia natura. Poi non potrà mancare la visita allo stupendo Faraglione di Campese luogo ideale dove ammirare i tramonti.
Cena e pernottamento in Hotel.
Interesse:
Le creste granitiche del Giglio
Colazione in Hotel e partenza con pulmino per inizio del trekking. Si tratta di un percorso panoramico fino alla punta Sud dell’Isola dove vi è il secondo faro attivo, quello di Capel Rosso. Intorno a questo bellissimo faro ci sono leggende di pirati e qui ci lasceremo incantare dal rumore delle onde contro gli scogli granitici ed il verso dei gabbiani. La discesa alla vecchia caletta con scala scavata nel granito ci permetterà di raggiungere il mare. Saliremo poi sul rilievo più alto dell’isola, Poggio della Pagana (496 m s.l.m. ) da dove potremo ammirare l’intero Arcipelago Toscano. Scenderemo di nuovo fino a raggiungere la bellissima Cala Delle Cannelle con sabbia finissima e mare dai colori tropicali. Ritorno in Hotel con pulmino.
Cena e Pernottamento in hotel
Interesse:
Le creste granitiche del Giglio
Colazione in Hotel e partenza con pulmino per inizio del trekking. Si tratta di un percorso panoramico fino alla punta Sud dell’Isola dove vi è il secondo faro attivo, quello di Capel Rosso. Intorno a questo bellissimo faro ci sono leggende di pirati e qui ci lasceremo incantare dal rumore delle onde contro gli scogli granitici ed il verso dei gabbiani. La discesa alla vecchia caletta con scala scavata nel granito ci permetterà di raggiungere il mare. Saliremo poi sul rilievo più alto dell’isola, Poggio della Pagana (496 m s.l.m. ) da dove potremo ammirare l’intero Arcipelago Toscano. Scenderemo di nuovo fino a raggiungere la bellissima Cala Delle Cannelle con sabbia finissima e mare dai colori tropicali. Ritorno in Hotel con pulmino.
Cena e Pernottamento in hotel
Interesse:
Percorso dei fari
Colazione in Hotel e partenza per luogo di inizio del trekking con pulmino.
Percorso che ci permette di raggiungere la parte nord dell’Isola dove si trova il faro delle Vaccarecce quello che per primo ha guidato i navigatori verso l’isola. Raggiungeremo poi il secondo faro sulla Punta Nord, il faro del Fenaio. Nel sentiero del ritorno costeggeremo la costa ovest per osservare una parte dell’ampio tratto di mare conosciuto come il “santuario dei cetacei. Ci fermeremo a fare la sosta pranzo nella bellissima spiaggia dell’Arenella e da qui faremo ritorno a Giglio Porto per l’imbarco. Rientro a Porto Santo Stefano con traghetto di linea.
Fine del viaggio e dei nostri servizi.
Interesse:
Percorso dei fari
Colazione in Hotel e partenza per luogo di inizio del trekking con pulmino.
Percorso che ci permette di raggiungere la parte nord dell’Isola dove si trova il faro delle Vaccarecce quello che per primo ha guidato i navigatori verso l’isola. Raggiungeremo poi il secondo faro sulla Punta Nord, il faro del Fenaio. Nel sentiero del ritorno costeggeremo la costa ovest per osservare una parte dell’ampio tratto di mare conosciuto come il “santuario dei cetacei. Ci fermeremo a fare la sosta pranzo nella bellissima spiaggia dell’Arenella e da qui faremo ritorno a Giglio Porto per l’imbarco. Rientro a Porto Santo Stefano con traghetto di linea.
Fine del viaggio e dei nostri servizi.
Interesse:
Sistemazione in Hotel 3 stelle in camera doppia e tripla. E’ possibile richiedere la camera singola pagando un supplemento extra quota di partecipazione.
Trasferimento per e da l’Isola del Giglio a mezzo traghetto di linea, partenza da Porto Santo Stefano (GR). Trasferimenti sull’isola, extra quota di partecipazione, con navetta privata.
Cene e colazioni in Hotel, pranzo al sacco a cura dell’hotel, extra quota di partecipazione.
Itinerario adatto a chi ha abitudine al cammino e pratica escursionismo. Sentieri di facile percorrenza tranne in tratti dove è necessaria una buona forma fisica. Siamo organizzati per utilizzare, se necessario, un trasporto con navetta privata. L’isola, di natura granitica, offre in alcune sentieri poco riparo al sole. Si consiglia di munirsi di creme protettive solari, occhiali da sole e copricapo.
L’Isola del Giglio è una delle delle 7 isole che compongono l’Arcipelago Toscano. Il suo nome deriva dal greco ( Αιγύλιον) isola delle capre per la presenza di questi animali fin dall’antichità , trasformato poi in epoca medievale Igilium, Gilio. La sua caratteristica prevalentemente rocciosa è la prima che si nota quando ci avviciniamo alle sue coste vie mare: uno scoglio quasi brullo che emerge dal blu. Ma man mano che ci avviciniamo scorgiamo altre sue caratteristiche, la macchia di colore verde della sua vegetazione che colora la roccia che rimane comunque predominante; però è solo quando ci avviciniamo che cambia la prospettiva, Giglio Porto è un insieme di colori che ti sorprende. Se pensi che l’sola è poco più di 20 kmq ti stupisci come in così poco “spazio” possano cambiare le prospettive. Se infatti percorri la strada che attraversa l’isola e che conduce all’altro approdo, Giglio Campese, l’isola cambia volt0, diventa più morbida nelle sue forme con la presenza di una bellissima spiaggia protetta da un golfo. Siamo nella zona delle miniere, luogo ricco di storia di uomini che qui hanno lavorato per estrarre preziosi minerali. Le gallerie, che sono state faticosamente scavate, rimangono delle “ferite aperte” sulla scogliera dell’Allume, mentre il bellissimo faraglione, ti ricorda la duplice natura geologica dell’isola. Poi sali a Giglio Castello, con le fortificazioni medievali e da qui puoi raggiungere la parte granitica dell’isola, una ossatura che vede nel Poggio della Pagana (496m s.l.m.)il suo principale rilievo. Percorrendo questo crinale raggiungi la parte più selvaggia dell’isola, la punta di Capel Rosso dove sorge un faro bianco e rosso. Siamo nella parte dove l’orizzonte diventa infinito, e dove capisci la natura selvaggia dell’isola.
La vegetazione originaria rappresentata da leccete e sugherete e altre essenze mediterranee, è sicuramente l’altra faccia di questa isola, ma per trovarla ti devi spostare verso il Promontorio del Franco oppure presso il vecchio faro delle Vaccarecce. La vegetazione relitta rimane in pochi lembi sovrastati dal rimboschimenti recenti di pino domestico e marittimo.
Altro elemento che non sfugge allo sguardo è la coltivazione della vite che potremmo definire eroica. Filari tra i graniti che conservano alcuni vitigni storici che producono l’Ansonica del Giglio. Se decidi poi di abbinare a questo vino piatti tipici dell’isola, tra i quali ricordiamo il Pesce in Scabeccio, il Palamita alla Gigliese e molti altri, hai ottenuto un connubio perfetto.
Assolutamente no, sono sentieri che ci porteranno ad ammirare i crinali dell'isola ma non presentano tratti esposti.
Certamente, siamo convenzionati con un parcheggio custodito vicino all'imbarco, segnalateci questa esigenza in fase di prenotazione e vi faremo riservare un posto auto.
L'hotel dove alloggeremo fornisce un menù per chi ha intolleranze alimentari, o soffre di celiachia, e può preparare anche un pranzo al sacco dedicato.
No, alloggeremo nello stesso albergo per tutte e due le notti, quindi basterà uno zaino giornaliero.
Certamente, segnalateci questa esigenza in fase di prenotazione e la agenzia con cui collaboriamo vi troverà una sistemazione presso porto Santo Stefano sia per la notte prima della partenza che, se richiesto, anche per la notte successiva.
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