Toscana trionfo di bellezze paesaggistiche, storiche e naturali. Una delle sue caratteristiche particolari si trova insita nel sottosuolo e sgorga come fonte di vita regalandoci scenari e opere d’arte degne dei maggiori artisti. Sono le acque termali, un tripudio di bianco e azzurro che si divertono a creare per noi forme bizzarre e affascinati.
L’acqua è la materia della vita. E’ matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua.
(Albert Szent-Gyorgyi)
Ma come si originano queste particolari strutture geologiche? Le acque meteoriche, penetrano e circolano in profondità nella crosta terrestre e si riscaldano a contatto con gli strati profondi, sempre più caldi, e si arricchiscono di sostanze minerali. La fuoriuscita poi delle acque calde da fratture genera le sorgenti.
Alcune di queste sorgenti si trovano nella zona di Rapolano dove le sorgenti termominerali risultano allineate principalmente lungo un elemento tettonico conosciuto come Faglia di Rapolano. Le acque termali di questa area sono acque omeotermali con temperature comprese tra i 30 °C e 40 °C. Sfruttate fin dal tempo degli etruschi per scopi ludico – sanitari, anche oggi alimentano gli stabilimenti termali.
Questi assieme a quelli di Saturnia, Bagni S. Filippo, Sarteano, S. Casciano dei Bagni e Bagni Vignoni, sono tra i più importanti del centro Italia. I due stabilimenti termali presenti a Rapolano sono “Antica Querciolaia” e Terme San Giovanni. Delle Terme Antica Querciolaia, il cui nucleo centrale risale alla prima metà dell’Ottocento, ne parla in una lettera anche Giuseppe Garibaldi che qui venne a curarsi dopo la battaglia in Aspromonte.
La vasca, dove si immergeva, è stata recentemente restaurata. L’analisi dei componenti principali dell’acqua della sorgente che alimenta il complesso termale Antica Querciolaia, mostra una tipologia solfato bicarbonato calcico magnesiaca con presenza di anidride carbonica e idrogeno solforato. La presenza del magnesio è la conseguenza della circolazione delle acque in rocce della serie toscana in particolare in calcari di tipo dolomitico.
Le Terme di San Giovanni si trovano a monte di un complesso termale Etrusco “Campo Muri”del III sec. a.C. Nel giardino del nuovo complesso, circondato da una teca in vetro, si trova la sorgente termale. Poco distante lungo un viale di pini, la montagnola di travertino testimonia il punto dove la sorgente originale, ora deviata, veniva a giorno.
Le caratteristiche chimiche delle acque che oggi fuoriescono nell’area di S. Giovanni suggeriscono un loro percorso di circolazione e risalita diverso da quello delle acque che emergono in corrispondenza delle altre sorgenti termali. In particolare è stata evidenziata la presenza di gas provenienti da zone profonde della crosta. La composizione chimica dell’acqua indica una tipologia solfato bicarbonato calcico magnesiaca con una significativa presenza di cloruro.