Mi presento: sono una guida ambientale escursionistica. Nasco in realtà con una laurea in geologia, materia che mi ha sempre appassionato.
Con il tempo però ho imparato ad apprezzare altri studi legati alla botanica ed alle scienze naturali. La mia passione botanica mi ha portato a diventare guida presso l’Orto Botanico dell’Università di Siena dove svolgo, dal 2014, attività didattica. Esperienza formativa che mi ha insegnato cosa significa fare divulgazione scientifica aperta a tutte le fasce di età. Si perché la curiosità di conoscere non deve mai venire meno.
Dal 2010 sono diventata guida, mestiere non semplice perché oltre a essere impegnativo dal punto di vista fisico, lo è anche mentalmente. Ma allora che cosa mi/ci ha spinto ad intraprendere questa carriera? Per me è stata la passione di camminare che mi ha trasmesso il mio papà, piemontese di nascita, che ha scelto la Toscana come luogo dove vivere. Con lui ho camminato nelle montagne della Valle D’Aosta e nella bellissima Valle Vigezzo, dove era nato. Mi ha iscritto giovanissima al CAI e ho cosi continuato a frequentare la montagna ed a fare escursioni in molte parti d’Italia. Ho fatto sci di fondo negli immensi altopiani di Asiago, camminato in quasi tutte le principali zone dolomitiche.
Ho voluto poi provare l’ebbrezza dell’arrampicata cominciando dalle vie ferrate più semplici a quelle più impegnative fino ad arrivare all’Alpinismo nei luoghi più belli delle Dolomiti (Gruppo Cinque Torri: Torre Inglese.- Torre Quarta Bassa – Torre Quarta Alta – Via delle Guide alla Torre Grande – Via Lucy alla Torre seconda); Via Ginogianna alle Placche Zebrate Valle del Sarca) e poi nelle nostre Alpi Apuane (Cresta dei Bimbi al Procinto). Per mantenersi in allenamento ho continuato a fare arrampicata sportiva in varie falesia sia in Italia dalla val d’Aosta alla Sicilia ed all’estero (Corsica, Provenza, Peloponneso ed Isola di Kalymnos ).
Ma anche il fare trekking mi ha riservato delle belle soddisfazioni. Ricordo un viaggio trekking nell’isola di Madeira sui picchi vulcanici e lungo le levada, l’isola di Cipro nell’entroterra selvaggio. Poi la salita sull’Etna, bellissima esperienza che ha aggiunto quella tessera che mi mancava. Penso di portare sempre con me in escursione tutto questo e di averlo trasmesso con la voglia e la passione che non devono mai venire meno.
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